Specialisti italiani ed internazionali si incontrano a Roma per un confronto sulle maggiori innovazioni nel trattamento dei tumori del sangue
In occasione dei 50 anni dell’Associazione verrà dedicata ad AIL la conferenza annuale Leukemia, un meeting internazionale che vedrà la partecipazione dei più importanti specialisti di Ematologia.
Il 24 e 25 maggio al Crowne Plaza di Roma scienziati e clinici italiani ed internazionali si incontrano per discutere dei modelli emergenti e dei progressi nei trattamenti dei tumori del sangue, in particolare delle leucemie croniche ed acute, dei linfomi, dei mielomi, delle sindromi mielodisplastiche e dei disordini mieloproliferativi.
I partecipanti verranno aggiornati sulle innovazioni nella ricerca clinica, dalle basi molecolari dei tumori del sangue fino ai nuovi approcci terapeutici, attraverso un confronto con i principali esperti del settore.
"In occasione delle celebrazioni del cinquantenario AIL vuole non solo celebrare i risultati raggiunti, ma anche porsi delle nuove sfide da vincere in futuro." Spiega il prof. Sergio Amadori, Presidente Nazionale dell’Associazione. "Una sfida importante è sicuramente quella di stimolare, attraverso un finanziamento costante della ricerca scientifica, lo sviluppo di nuove terapie che garantiscano una percentuale di guarigione sempre maggiore. Sostenere i ricercatori, i progetti di ricerca e i centri di ematologia, infatti, significa dare una speranza ai malati e salvare concretamente delle vite. Perché in futuro dovremmo fare in modo che i sogni dei pazienti non vengano più spezzati dalla malattia”.
Un’alleanza importante quella di AIL con Leukemia che uniscono le forze per migliorare le conoscenze sui meccanismi all’origine di molti tumori ematologici e per rendere queste patologie, un tempo infauste, sempre più curabili, e spesso anche guaribili.
Fondamentale l’impegno di AIL nel collaborare in sinergia con i Centri di ematologia, universitari e ospedalieri, con il gruppo di ricerca clinica italiano GIMEMA – Gruppo Italiano Malattie Ematologiche dell’adulto, e con il territorio grazie al grande lavoro delle 81 sezioni provinciali, presenti in 20 regioni italiane, e delle migliaia di volontari, sempre al fianco dei malati ematologici e delle loro famiglie, e a sostegno della ricerca scientifica per i tumori del sangue con le operazioni di raccolta fondi e le campagne di sensibilizzazione e informazione. Centinaia i progetti di ricerca sostenuti nel corso degli anni, oltre 133 milioni di euro stanziati, in particolare nella ricerca.
“È stato un percorso non sempre facile ma possiamo dire con orgoglio di aver contribuito a scrivere pagine importanti dell’Ematologia italiana – dichiara Sergio Amadori – è in questa cornice e con uno sguardo al futuro dei malati, che abbiamo deciso di collaborare alla realizzazione della edizione 2019 di Leukemia, partecipando attivamente con la nostra storia e l’impegno di proseguire con più forza e passione sulla strada già tracciata”.
AIL ha collaborato a costruire, insieme ai medici, ai ricercatori e ai volontari, giorno dopo giorno, il futuro dei malati. Negli anni Sessanta ammalarsi di un tumore del sangue significava non avere speranze. Oggi, i pazienti affetti da leucemie, linfomi e mieloma possono contare sempre più spesso su un domani libero da malattia e soprattutto sanno di poter tornare a una vita il più possibile normale. Tutto questo è potuto avvenire per l’enorme lavoro che AIL ha portato avanti in mezzo secolo, impegnandosi nella raccolta di fondi che sono stati investiti in assoluta trasparenza sia per finanziare la ricerca per lo sviluppo di nuove terapie che hanno rivoluzionato l’Ematologia e le cure dei pazienti, sia per i servizi di assistenza sul territorio.
“Siamo convinti che la partnership tra Leukemia, che riunisce gli esperti più importanti dell’Ematologia italiana e straniera, e AIL, potrà diventare una realtà molto importante nel panorama dell’Ematologia – sottolinea Angelo Michele Carella, Direttore UOC di Ematologia e Centro trapianti di midollo osseo del Policlinico San Martino di Genova – è per tutti noi un privilegio questa simbiosi scientifica con AIL e auspichiamo di proseguire sul nuovo solco tracciato in modo che Leukemia possa diventare il braccio armato di AIL per la ricerca scientifica sui tumori del sangue”.
Un programma corposo attende gli esperti nelle due giornate dei lavori, che ospiteranno, tra gli altri, alcuni ematologi di fama internazionale. Si comincerà dai progressi reali compiuti nella biologia molecolare e nei trattamenti delle leucemie, ma anche di altre importanti patologie del sangue; e all’ordine del giorno ci saranno le prospettive future dell’Ematologia, sempre più all’insegna di terapie innovative, come la CAR-T, la rivoluzionaria terapia genica di cui si discuterà ampiamente in diverse sessioni del meeting.